Vai al contenuto
Home » Cresce la richiesta di piattaforme di trading on line nel 2021: ecco i motivi

Cresce la richiesta di piattaforme di trading on line nel 2021: ecco i motivi

    L’anno appena passato è stato uno dei più prolifici per il mondo del trading online. Complice le ondate epidemiche che hanno caratterizzato tristemente il 2020, con una pandemia di COVID-19 che ha funestato il 2020 e parte del 2021 che hanno costretto milioni di persone a stare a casa.

    Ma ancora oggi cresce la richiesta di piattaforme di trading on line e sono sempre più le persone che stanno cominciando a interessarsi al fenomeno per poter investire i propri capitali in rete diventando dei trader. Quali sono però le reali motivazioni che hanno portato a questo fenomeno? Che sia solamente legato alla pandemia? Scopriamolo insieme.

    Una crescita decennale

    A conti fatti, il fenomeno delle piattaforme di trading e la loro crescita ha carattere decennale. Da più di dieci anni oramai piattaforme come eToro et similia hanno iniziato una politica pubblicitaria ed economica che punta principalmente a un pubblico retail, con costi e feature indirizzate verso persone senza capitali ingenti o particolari competenze finanziarie.

    Non solo: se si guarda sempre al famoso broker israeliano eToro, questo ha raggiunto numeri veramente da record in un periodo relativamente breve. Stiamo parlando di una piattaforma che ha visto una crescita arrivata a 12,3 milioni di utenti tra il 2007, anno della sua nascita, e il 2019. Tra il 2019 e il 2021, però, complice le motivazioni il balzo in avanti è stato veramente pazzesco, visto che a oggi la piattaforma di trading supera i 20 milioni di utenti.

    Le motivazioni della crescita

    Uno dei motivi principali per cui questo fenomeno è cresciuto così tanto, a parte la pandemia, è sicuramente l’incredibile avanzamento tecnologico avvenuto nel mondo IT.

    Tutti ricorderanno oramai come era differente la vita quando gli smartphone non erano così invasivi, per non parlare di quando internet era privilegio di pochi ed eravamo ancora tutti legati al famigerato 56k!

    La diffusione dei dispositivi smart, sempre più piccoli e pratici ma allo stesso tempo tecnologicamente potenti, ha permesso dunque anche la diffusione di diverse piattaforme per investire online. Grazie ad esse è infatti possibile fare investimenti sui mercati finanziari praticamente ovunque e in qualunque momento: tutto ciò di cui avrete bisogno sarà un dispositivo connesso ad internet, una piattaforma di trading e un conto trader con cui investire.

    Chi scegliere?

    La scelta del broker con cui aprire un conto da utilizzare su una piattaforma di trading è veramente vasta. Insieme al boom di questo fenomeno infatti si è registrato anche un una proliferazione incontrollata di broker e piattaforme per gli investimenti online, spesso dalla dubbia reputazione.

    Discernere però le piattaforme poco raccomandate e broker truffaldini da quelli legittimi è facile: basterà selezionare esclusivamente broker autorizzati.

    Un broker autorizzato è un servizio di brokeraggio in possesso di una o più licenze elargite da un ente regolatore, il quale a sua volta vigilerà sul rispetto di date norme. Se il broker non rispetterà infatti queste regole imposte dall’ente o infrangerà la legge, la revoca della licenza sarà immediata e non potrà ritenersi più un broker regolamentato.

    Tra i principali enti di questo tipo ricordiamo:

    • ASIC: ente regolatore australiano, utile per il territorio australiano;
    • BaFin: ente regolatore tedesco, utile per il territorio germanico;
    • CONSOB: ente regolatore italiano a protezione dei consumatori, utile per il territorio italiano;
    • CySEC: ente regolatore cipriota, utile per i territori dell’Unione Europea;
    • ESMA: ente regolatore del Forex Europeo, a carattere indipendente;
    • FINMA: ente regolatore svizzero, utile per i territori svizzeri;
    • FSA: ente regolatore britannico, utile per i territori del Regno Unito;

    Nel momento in cui si sceglierà un qualsivoglia broker sprovvisto di licenza, e quindi non regolamentato, la possibilità di cadere in una truffa saranno estremamente alte.

    Su questo sito i cookie per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche anonime (cookie statistici) e per mostrare opportunamente servizi/prodotti (cookie di profilazione). Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noiCookie Policy