Quante volte abbiamo visto l’arcobaleno dopo che ha piovuto in una bellissima giornata di sole? Vedere l’arcobaleno è una delle cose più belle che si possano verificare in natura. “Ma quali sono i colori del’arcobaleno? Qual è l’ordine dei colori all’interno di un arcobaleno? Ma, in particolare, cosa provoca la formazione di un arcobaleno?” Continua la lettura per trovare le risposte a tutti i tuoi dubbi.
Qual è l’ordine dei colori dell’arcobaleno?
Ufficialmente, l’ordine dei colori dell’arcobaleno è il seguente:
- Rosso
- Arancione
- Giallo
- Verde
- Blu
- Indaco
- Viola
Ciò significa che ogni arcobaleno che vedrai avrà questi sette colori in questo ordine (dalla cima dell’arco dell’arcobaleno parte il rosso fino alla parte inferiore dell’arco dove ritroviamo il viola). Come puoi facilmente notare, 6 di questi 7 colori, sono facilmente memorizzabili. Quello che può sembrare più difficile da ricordare è l’indaco in quanto si pone come tonalità di colore esattamente al centro tra il blu ed il violetto. Ogni persona percepisce l’indaco a modo suo. C’è chi lo vede come un colore più accostabile al viola e c’è chi, invece, lo accosta più facilmente al blu profondo.
Cos’è un arcobaleno?
Ora che conosciamo l’ordine dei colori dell’arcobaleno, cerchiamo di capire cosa provoca esattamente la formazione di un arcobaleno e perché un arcobaleno contiene specificamente questi sette colori in quel dato ordine. Per comprendere questo fenomeno, dobbiamo rifarci ad una serie di esprimenti condotti intorno al 1700 dallo scienziato e matematico inglese Isaac Newton. Newton scoprì che quando la luce bianca chiara passa attraverso un prisma, si rifrange in diversi colori in un ordine particolare (l’ordine che ritroviamo nell’arcobaleno). Ciò significa che la luce bianca non è in realtà bianca, ma è composta da un enorme spettro di colori! Questi colori compongono lo spettro luminoso: è la parte dello spettro elettromagnetico che gli occhi umani riescono a vedere. Tutti i colori nello spettro luminoso viaggiano a diverse lunghezze d’onda: il rosso che ha la lunghezza d’onda più lunga a circa 700 nanometri ed il viola il più corto a circa 380 nanometri. Sono proprie i valori delle lunghezze d’onda dei vari colori a spiegare l’ordine presente nell’arcobaleno: il rosso, che ha lunghezza d’onda più alta, si trova nella parte alta dell’arcobaleno, mentre il viola che ha lunghezza d’onda più bassa, si trova nella parte bassa del fascio di luce.
Cosa causa un arcobaleno?
Abbiamo capito cos’è un arcobaleno, ossia una luce bianca che attraversa un prisma, ma in natura cosa lo causa? Cosa succede in cielo quando lo vediamo? Gli arcobaleni si formano in natura quando la luce del sole (una luce bianca chiara per l’appunto) passa attraverso le goccioline d’acqua nel cielo, provocando la rifrazione e la riflessione della luce, in genere sotto forma di arco. Pertanto, aumenta la possibilità di vedere un arcobaleno in cielo quando piove mentre esce il sole.
Conclusioni
La prossima volta che vedi i raggi di sole uscire chiaramente dal cielo mentre piove, attendi qualche minuto e abbandonati alla bellezza della natura con la nascita dell’arcobaleno. Sappi che gli arcobaleni appaiono sempre di fronte alla parte del cielo in cui si trova il sole, quindi se vuoi vedere l’arcobaleno, assicurati che tu sia di spalle al sole.