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Imparare a comprendere la tabella per mescolare i colori

    Una delle cose che si necessita di andare ad imparare, anche con una certa urgenza, quando si decide di cimentarsi con materie quali la grafica e la pittura, è a conoscere e a leggere la tabella per mescolare i colori.

    Perché solo in questo modo si potranno andare a conoscere possibilità e sfumature interessanti che esulano dalla classica conoscenza di base che hanno tutti rispetto alle differenze tra colori.

    L’originalità di una bella immagine passa anche dalle sfumature che si utilizzano per andare ad enfatizzare, non solo dalla tecnica e dallo stile che si adotta per realizzarla. I colori utilizzati in una maniera un po’ troppo schematica possono andare a risultare poco incisivi e noiosi. Una buona conoscenza della tabella per mescolare i colori consente anche di andare a risparmiare in sede di acquisto dei vari prodotti che si tenderà ad utilizzare come ad esempio i tubi di vernice.

    Questo perché si potrà andare a creare le proprie tonalità, mescolando quelli in proprio possesso in maniera efficace.

    Tutti conoscono, bene o male, la divisione che c’è tra colori primari, colori secondari e colori terziari.

    I colori primari sono tre: il rosso, il giallo e il blu.

    Di solito queste nozioni si imparano alla scuola materna o nei primi anni delle elementari e l’insegnamento che viene dato è che, attraverso questi tre colori, si possono creare tutti gli altri colori esistenti.

    Va da sè che è facile comprendere come i colori secondari non siano altro che una derivazione dei colori primari che vengono mescolati tra loro. Così come i colori terziari si ottengono andando a mescolare colori primari con colori secondari.

    Il cerchio cromatico e gli accostamenti di colori

    Il cerchio cromatico è una ruota di colori che consente di fare determinate valutazioni rispetto al loro accostamento.

    Ad esempio, sul cerchio cromatico i colori complementari sono collocati frontalmente, uno in faccia all’altro.

    Il cerchio cromatico dimostra come un colore non ha valore solamente in quanto può venire preso singolarmente, ma accostato ad un altro colore può risaltare in maniera diversa e avere una diversa percezione rispetto all’occhio umano che deve decodificarlo. Alcuni colori potrebbero risultare proprio perché vengono messi accanto al loro complementare, ad esempio.

    Quali decisioni si possono prendere dunque quando vogliamo andare a colorare un’immagine?

    Si può optare per una soluzione monocromatica andando a scegliere lo stesso colore in differenti sfumature, più o meno cariche. Altrimenti esiste una combinazione conosciuta come accostamento “analogo“ che vede optare per tre colori che sono uno accanto all’altro sempre tenendo come riferimento il cerchio cromatico.

    Questa loro vicinanza consente di andare a creare un’armonia cromatica che potrebbe essere particolarmente utile per creare alcuni tipi di equilibrio.

    L’accostamento triadico è dato dalla selezione di colori scelti in base ad una distribuzione uniforme all’interno del cerchio cromatico ed in questo caso invece si va a dare un effetto più impattante.

    In ultimo è possibile anche andare a ricreare uno schema di colore “complementare divergente” ovvero, invece di andare ad acquistare un colore nel suo complementare, si sceglie un colore e si utilizzeranno le due tonalità ai lati del colore complementare.